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DTT: Digitale terrestre

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DTT: Digitale terrestre

Roma, 24 marzo 2009 – E’ la nuova frontiera della televisione. Entro il 2012 tutte le regioni d’Italia saranno “passate” dalla tv analogica al digitale terrestre. Una direttiva europea ha stabilito le modalità e il Governo ha varato il calendario di questa trasformazione ineluttabile.

Si apre il nuovo capitolo della storia della televisione. Come si è passati dal bianco e nero al colore (ed è stato necessario acquistare una nuova tv) o come quando l’aumentare delle reti (il debutto di Rai Due e dei canali commerciali) ha reso necessario l’adeguamento delle antenne, adesso la tecnologia fa un nuovo passo in avanti. Un decoder ci permetterà di avere una maggiore offerta televisiva con una migliore qualità dell’immagine e del suono.

La prima regione italiana ad iniziare (ed il più grande territorio europeo ad aver completato il processo) è stata la Sardegna. Nell’isola il 31 ottobre ottobre del 2008 si è compiuta la trasformazione: adesso tutti gli utenti utilizzano il digitale terrestre. Nei prossimi mesi toccherà alle province di Cuneo e Torino (e a parte del Piemonte Occidentale), a Roma (che sarà la prima grande capitale europea a passare interamente a digitale terrestre) e a Napoli.

Il calendario varato dal Governo infatti prevede che dal 20 maggio Torino e tutto il Piemonte Occidentale (anche Cuneo e provincia) non ricevano più il segnale di Rai Due e Rete 4 in analogico ma solo in digitale terrestre. Il 16 giugno toccherà a Roma (la prima grande capitale europea a passare al digitale) e il 10 settembre alla Campania.

Dal 24 settembre al 9 ottobre Torino e il Piemonte occidentale passeranno completamente al digitale con u aumento dell’offerta televisiva: da 9 a 28 canali gratuiti. Roma e il Lazio vivranno questa seconda fase dal 16 al 30 novembre 2009 e la Campania dal primo al 16 dicembre.

Una rivoluzione che ha modificato e che modificherà in Italia, in Europa ed in tutto il mondo, il panorama televisivo. Entro i prossimi quattro mesi anche l’intero territorio degli Stati Uniti d’America passerà al nuovo sistema. 

Una rivoluzione “gratuita” fatto salvo il costo del decoder necessario per accedere al nuovo sistema. Nessun abbonamento, nessuna spesa aggiuntiva per il passaggio da 9 a 27 canali nazionali. E nelle case degli italiani si affacceranno non solo Rai, Mediaset e Telecom Italia ma anche tutti i nuovi soggetti attivi sul mercato. Il digitale terrestre, rispetto alla tv analogica, migliora anche la qualità del segnale e consente il passaggio alla televisione in alta definizione (vedi scheda Offerta di novi canali).

Un cambiamento tecnologico relativamente semplice: basterà avere un decoder (o esterno o integrato al televisore) per poter “leggere” il segnale (vedi scheda Cosa serve per il digitale). E la televisione offrirà non solo più canali e maggiori approfondimenti, ma anche la possibilità di servizi interattivi. Si potranno aprire le pagine con le informazioni biografiche sull’attore protagonista di un film, si voterà, tramite la tv, il proprio cantante preferito al Festival di Sanremo o si indirizzerà un programma in diretta esprimendo le proprie opinioni.

Lo Switch-Off è il processo che porterà al progressivo “spegnimento” delle trasmissioni televisive analogiche a favore di quelle digitali terrestri. In Italia si è optato per un processo “a tappe” che dal 2008 (Sardegna) al 2012 (Sicilia) coinvolgerà, secondo un calendario preciso, tutte le regioni italiane. Lo Switch-Off vero e proprio viene normalmente anticipato da un’altra fase definita Switch-Over, con la quale si provvederà allo spegnimento del segnale analogico tradizionale per due soli canali, RaiDue e Rete4.

Lo Switch-Over, che di solito anticipa di pochi mesi lo Switch-Off definitivo di un’area, ha una duplice funzione. Da una parte è un “campanello d’allarme” per i cittadini che devono ancora equipaggiarsi (o magari addirittura informarsi) per l’avvento del digitale terrestre. Dall’altra permetterà ai soggetti televisivi e istituzionali coinvolti in questo momento di passaggio, di saggiare la capacità delle proprie infrastrutture di “coprire” a dovere il territorio soggetto al cambiamento. Non solo: il fatto di spegnere due canali analogici, permette di cominciare da subito a trasmettere nello spazio precedentemente da loro occupato, il segnale di vari nuovi canali digitali.

 

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Installazione decoder digitale terrestre a Roma, zone Casalpalocco, Olgiata, settecamini, Ostia, Acilia, Boccea, Magliana, Appia, antica, Prati, Giustiniana, Cassia, Nomentana, prenestina, Casilina  

Osvaldo

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