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Tariffe degli impiantisti, elettrici o elettronici.

Tariffe degli impiantisti, elettrici o elettronici.

La realizzazione di un impianto sia esso di antenna, di allarme, di videosorveglianza o elettrico può rivelarsi un problema non da poco. Intanto occorre sottolineare che è ormai obbligatorio farsi rilasciare una certificazione che ne attesti la rispondenza alle norme di legge al termine dell’intervento, ovvero un certificato di conformità o una dichiarazione di rispondenza (Diri), ove l’impianto sia antecedente al 1990 e non sia mai stato certificato.

In secondo luogo occorre ricordare che la certificazione può essere rilasciata soltanto da professionisti abilitati ai sensi del DM 37 del 2008, che stabilisce anche i criteri cui devono rispondere i tecnici per poter avere l’abilitazione. Proprio il DM 37 del 2008 è stato salutato con favore dalla categoria, in quanto ha provveduto a togliere terreno sotto ai piedi alla concorrenza non qualificata. Per elettricista abilitato si intende solo quello che vanta un periodo di attività di almeno 5 anni e sia iscritto regolarmente alla Camera di Commercio per la categoria pertinente. Chi chiama perciò un elettricista per mettere mano al suo impianto casalingo, deve sapere in partenza che lo può mettere a norma soltanto chi sia provvisto di autorizzazioni, scartando di conseguenza tutti gli altri, ovvero quella categoria di elettricisti improvvistai che alla fine chiedono meno dando però prestazioni insufficienti o non conformi.

Non si tratta di una questione secondaria, se si pensa che molti incidenti domestici per elettrocuzione sono dovuti proprio alle lacune dell’impianto elettrico. Incidenti che oltre a essere pericolosi per l’incolumità fisica, possono comportare danni finanziari estremamente rilevanti per chi li subisce, costringendo a periodi più o meno lunghi di cura e potendo comportare incendi di grosse proporzioni. Danni che sono stati stimati oltre gli 80.000 euro per ogni incidente di questo genere.

Occorre quindi stabilire un punto fermo: bisogna affidare l’incarico ad un elettricista specializzato. Trattandosi di un professionista di livello, è del tutto logico che questi richiederà tariffe più elevate rispetto ad un omologo non al suo livello. Proprio per questo motivo, sarebbe anche consigliabile andare ad affrontare il tema relativo alle tariffe degli elettricisti, andando magari a consultare i prezziari di enti come le Camere di Commercio.

Il tariffario degli elettricisti varia a livello territoriale

Va rimarcato come il tariffario degli elettricisti possa variare a livello territoriale. Ad esempio quello indicato dalla CNA di Ravenna per il biennio 2015-16 riporta una tariffa oraria per un elettricista che va da 31,40 euro per gli operai specializzati ai 27,40 euro per l’operaio comune. Cui vanno aggiunti nel caso di chiamate extraurbane 0,80 euro sino a 35 chilometri di distanza e un prezzo da stabilire ove il chilometraggio oltrepassi tale soglia.

Per capire il tariffario di riferimento della propria zona si consiglia quindi di fare una rapida ricognizione online, che potrà chiarire questo aspetto. Va però ricordato come il quadro muti sensibilmente in caso di una chiamata urgente, per la quale un elettricista professionista è uso farsi corrispondere un extra. Si tratta di una cifra che solitamente può oscillare tra i 25 e i 60 euro, attestandosi mediamente intorno ai 40. Si tratta di un costo giustificato dal fatto che l’elettricista per corrispondere all’urgenza della chiamata deve interrompere altri lavori e mettere in preventivo i costi di spostamento. Nel caso in cui dopo aver analizzato il problema l’elettricista ritenga opportuno e necessario un intervento di riparazione serio, sarà lui stesso a dare indicazioni stringenti in ordine al costo orario della manodopera e del materiale. In questo caso il costo orario della manodopera varierà a seconda dei seguenti fattori:

1) la difficoltà del lavoro;

2) la necessità di impiegare personale aggiuntivo per poterlo eseguire;

3) posizione geografica dell’abitazione ove si realizza;

4) orario.

Le tariffe orarie degli elettricisti possono influire non poco sul costo finale

Come si può facilmente comprendere da quanto detto sinora, le tariffe orarie degli elettricisti sono in grado di influire non poco sul costo finale, soprattutto ove si tratti di dare vita ad interventi in appartamenti abbastanza grandi, intorno ai 100 metri quadri, aumentando in maniera esponenziale la complessità e quindi la durata dei lavori.

Possiamo quindi dire senza tema di smentita che il costo orario dipende dal tipo di lavoro svolto e dal tempo occorrente per eseguirlo. Mediamente, se ci si riferisce alla provincia di Milano, il costo orario dell’elettricista si attesta a quota 31,12 euro, mentre per la provincia di Roma è di 28,48 euro. Si tratta di riferimenti relativi ad aprile del 2012 che comunque sono ancora vigenti o comunque mutati di pochissimo nel lasso di tempo intercorso.

Le tariffe degli impianti elettrici sono da considerare un investimento

Nel caso di rifacimento impianto elettrico, richiederemo un preventivo di massima, con il costo per punto luce che a tutt’oggi con buona approssimazione di riferimento nazionale ha un costo oscillante tra i 50,00 euro ed i 75,00 euro, compreso i tubi corrugati e/o materali occorrenti per eseguirlo. Il costo del quadro elettrico è escluso.

E’ opportuno rivolgersi a ditte in possesso dei requisiti di cui alla Legge 37/08 nota come ex Legge 46/90 che rilasceranno l’attestato di esecuzione degli impianti a norma di legge.

Solo nel caso suddetto si ha certezza di lavori eseguiti con impianti in sicurezza.

Solitamente le tariffe che occorre pagare per il rifacimento degli impianti elettrici sono considerate un costo e spingono molte persone a rinunciare a metterli finalmente a norma, oppure a rivolgersi a elettricisti che promettono vistosi sconti. Si tratta in entrambi i casi di una scelta miope: rinunciare a mettere a norma l’impianto espone la famiglia, soprattutto nel caso siano presenti persone anziane o bambini piccoli, a possibili rischi che sono molto elevati. L’elettrocuzione è infatti causa di quasi 300 decessi ogni anno, una cifra che molti considerano sottostimata, in quanto spesso è impossibile stabilire le reali cause di una morte avvenuta per incidente elettrico.

Proprio per questo sarebbe sempre il caso di rivolgersi a elettricisti professionali in grado non solo di intervenire per mettere a regola d’arte l’impianto, ma anche di regalare quella sicurezza che quelli della domenica non possono offrire. Cercare di risparmiare in maniera massiccia su un tema di questo genere è da ritenersi del tutto sbagliato, proprio per i pericoli rappresentati da un impianto difettoso o comunque non rispondente alle normative vigenti.

Purtroppo il nostro Paese continua a scontare una lacuna culturale evidente, quella che punta a delegittimare l’operato dei veri professionisti, pensando che in fondo uno valga l’altro. Non è così e il DM 37 del 2008 ha cercato di normare in maniera precisa ed esaustiva la differenza tra i veri professionisti dell’elettricità e gli altri. In pratica soltanto i professionisti abilitati possono rilasciare le certificazioni in grado di attestare il rispetto delle norme da parte degli impianti e per tali si intendono gli operatori che possano vantare non meno di cinque anni sul campo, oltre ad essere regolarmente iscritti presso la Camera di Commercio.

Le tariffe di un elettricista specializzato

La questione riguardante le tariffe di un elettricista specializzato sono oggetto di aspra discussione anche online. E’ infatti abbastanza facile trovare chi offre le proprie prestazioni a 18 euro all’ora e chi invece non scende dai 30. Occorre però specificare che molto spesso chi offre la prima tariffa non è un elettricista specializzato, ma un prestatore di manodopera per conto terzi, il quale prende in carico il lavoro per conto di un altro, appunto provvisto di abilitazione, e lo porta a termine, lasciando il compito di firmare la certificazione al suo datore di lavoro. Una pratica non proprio ortodossa, che è però una realtà del nostro mercato, ove la concorrenza è forte e vede i consumatori ricorrere a personale non accreditato al fine di abbattere i costi.

Quali sono le tariffe degli elettricisti iscritti alla Camera di Commercio

Come abbiamo già ricordato, il DM 37/08 ha introdotto la figura dell’elettricista dotato di abilitazione, l’unico che può firmare la certificazione in grado di attestare che un impianto sia a norma. Ma quali sono le tariffe degli elettricisti iscritti alla Camera di Commercio? Per capirlo si può andare sul sito della Regione Toscana e scaricare il Prezzario della Camera di Commercio di Firenze, strutturato in tre settori: costruzioni, impianti elettrici e impianti meccanici. Ognuno dei settori viene a sua volta declinato in capitoli, articoli e voci.

Le tariffe pubblicate nel Prezzario vengono accertate dalle Commissioni Prezzi, le quali sono preposte ad esaminare le risultanze della rilevazione delle quotazioni di mercato effettuata da Regione Toscana e Unioncamere Toscana. L’ultimo Prezzario di Firenze, il numero 21 di giugno 2016, è articolato per moduli settoriali e per quanto riguarda gli impianti elettrici prevede le seguenti voci: risorse umane, prodotti per impianti elettrici e speciali, opere compiute per impianti elettrici.

Tariffe a punto luce

Quando si richiede il preventivo per il rifacimento del proprio impianto elettrico, intendendo metterlo a norma e disporre in tal modo della relativa certificazione, bisogna considerare che il grosso della spesa è quella derivante dalla tariffa per ogni punto luce. Quando si prende in considerazione questa voce occorre sapere che il prezzo presentato può essere comprensivo o meno di materiali. Nel primo caso, le tariffe per ogni punto luce vanno ad attestarsi in una fascia tale da oscillare tra i 50,00 ed i 75,00 euro, tale da comprendere i tubi corrugati e/o materali occorrenti per eseguirlo. Occorre quindi decidere se sia il caso di comprare i materiali a parte, operazione consigliabile solo se si conosce la materia e si sappia ove acquistarli, oppure affidare l’incarico al professionista prescelto per costruire o sistemare l’impianto.

Variazioni sul prezzo a punto luce

Anche il prezzo del singolo punto luce può variare a seconda dell’elettricista, come è assolutamente logico, trattandosi in fondo di un libero mercato in cui ogni singolo professionista va a definire la tariffa sulla base della professionalità che può garantire al cliente. A questo punto diventa necessario cercare di stabilire un rapporto tra qualità della prestazione e prezzo in modo da garantire da un lato la bontà del servizio ricevuto e dall’altro la sua convenienza.

Definizione di punto luce

Come punto luce di un impianto elettrico, in generale si intende quel punto in cui esiste erogazione di energia. Un punto può quindi essere rappresentato:

– da una lampadina, una plafoniera un’applique;

– da una presa;

– un punto generico dal quale esce tensione di rete.

Inoltre vi sono aggiunte da contabilizzare separatamente:

1) punti di comando aggiuntivi;

2) punti luce aggiuntivi le deviate e gli invertitori;

3) punti presa aggiuntivi, ovvero prese elettriche aggiuntive, successive alla prima;

4) punti presa di servizio, in pratica le prese Schucko o Siemens che dir si voglia;

5) le prese antenna, telefoniche e rete lan.

Il calcolo dei punti luce è spesso oggetto di aspra polemica e questo spiega anche il fatto che sia diverso il modo di calcolare i punti luce.
Infatti, alcuni elettricisti sono soliti proporre un prezzo forfettario indistinto per tutti i tipi di punti luce, altri invece prevedono delle tariffe diverse a seconda che si tratti di interruttori, deviatori, invertitori o prese. In tal modo il prezzo finale per l’impianto elettrico può lievitare o far risparmiare notevolmente. Un dato da tenere assolutamente in considerazione, in sede di preventivo.
Allo stesso tempo va ricordato come nelle case moderne sia ormai abitudine usare molti elettrodomestici o altri dispositivi elettronici, a partire dal computer. Proprio per questo motivo sarebbe consigliabile predisporre punti luce in più, in modo da poter fronteggiare situazioni in cui molti di essi siano in funzione contemporaneamente.

 

Osvaldo

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