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Refarming DTT ROMA

Refarming DTT ROMA

Nel 2008, la rete di Rai Way ha compiuto un importante salto tecnologico con il passaggio dall’analogico al digitale terrestre. Stiamo ora realizzando un’altra evoluzione fondamentale: il nuovo digitale terrestre. Questo processo comporta:

la liberazione della banda 700 MHz (il cosiddetto “refarming”)
l’utilizzo di standard di compressione più elevati, che consente la trasmissione in alta definizione (codifica MPEG4 invece dell’attuale MPEG2)
l’adozione della tecnologia DVB-T2

Per garantire lo stesso numero di canali con meno frequenze a disposizione, è necessario impiegare tecnologie che comprimono i segnali radiotelevisivi senza però ridurre la qualità di immagini e suoni. Dal momento che le tecnologie più moderne e efficienti come l’HEVC ed il DVB-T2 sono supportate solo da Tv e decoder sul mercato da 3-4 anni, chi possiede un apparecchio di ricezione oppure un impianto di trasmissione (broadcaster) più vecchio sarà probabilmente costretto a cambiarlo per poter continuare a ricevere o a trasmettere i canali radiotelevisivi terrestri. Anche gli impianti di ricezione domestici, ovvero le antenne ed i centralini, potrebbero richiedere modifiche o sostituzioni per via delle interferenze generate dal 5G sulle frequenze più alte della “nuova” banda televisiva UHF (canali 59-60).

Il refarming sta interessando tutti i Paesi dell’Unione Europea. Nasce infatti da una decisione del Parlamento Europeo e del Consiglio Europeo del 17 maggio 2017: per favorire lo sviluppo del 5G, tecnologia mobile a banda ultra-larga di nuova generazione, gli operatori televisivi hanno l’obbligo di rilasciare la banda delle frequenze terrestri attorno ai 700 MHz (più precisamente, le frequenze comprese tra 694 e 790 MHz).
In Italia, il recepimento della decisione UE avviene in prima battuta nella Legge di Bilancio 2018 (L.205/17), che definisce le modalità del processo di liberazione della banda 700 MHz.

La Legge di Bilancio 2019 (L.145/18) introduce importanti modifiche e sancisce in modo definitivo tutte le azioni da attuare per il refarming, la cui conclusione è fissata al 30 giugno 2022.

In particolare, la Legge di Bilancio 2019: demanda all’AgCom l’aggiornamento del Piano di Assegnazione delle Frequenze per la televisione digitale terrestre (PNAF DTT), per tenere conto da una parte della riduzione di banda a disposizione degli operatori televisivi, dall’altra dei vincoli radioelettrici imposti a livello internazionale con i Paesi confinanti.
affida al Ministero dello Sviluppo Economico (MiSE) l’onere di: recepire il PNAF DTT emanato dall’AgCom;
assegnare le frequenze agli operatori nazionali e locali; individuare un percorso temporale, la roadmap, per l’attuazione del PNAF DTT

 

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Osvaldo

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