Il componente di un impianto di ricezione TV o SAT a cui spesso viene data poca importanza, è senza dubbio il connettore, da molti considerato elemento trascurabile ai fini di una buona distribuzione dei segnali.
In realtà una connessione non eseguita a regola d’arte può essere causa di gravi disturbi sulla rete distributiva tanto da comprometterne la funzionalità. È stato infatti appurato che il 75% dei problemi relativi alla distribuzione (in reti CATV) deriva dalle così dette “drop installation”, ossia installazioni all’interno degli edifici, e che almeno la metà di questi siano dovuti a problemi di connessione Causa diretta di tali problemi possono essere fenomeni quali:
Questi sono solo alcuni degli effetti causati dall’uso di connettori scadenti, nonché dal cattivo montaggio degli stessi.
Qui di seguito si cercherà di fare maggiore chiarezza in merito , cercando di illustrare brevemente quali potrebbero essere i parametri elettrici che identificano un buon connettore F nonché pregi e difetti delle due principali famiglie di prodotto reperibili in commercio.
Tra gli operatori CATV è risaputo che i connettori in ottone possono essere utilizzati sia con cavi in rame sia con cavi in alluminio, mentre i connettori in alluminio possono essere utilizzati solo con cavi in alluminio.
Tutti i connettori Cabelcon subiscono un particolare trattamento galvanico chiamato NITIN in grado di garantire il mantenimento delle caratteristiche elettromeccaniche anche dopo 1000 ore di esposizione in ambiente umido con salinità superiore al 5%.
Rispondenza alle normative.
Un connettore coassiale pensato per essere impiegato in impianti di distribuzione di segnali TV/SAT sia analogici che digitali, deve rispondere alle seguenti caratteristiche in accordo con le Norme CEI 169-24 (vedi tabella).
Valutazione delle condizioni ambientali di impiego.
L’ossidazione è uno dei problemi più comuni nonché fonte di grossi problemi quando si realizzano delle connessioni.
La presenza di umidità (sempre presente nell’atmosfera) tra la superficie del connettore e lo schermo del cavo causa la formazione di uno strato di ossido tra le due superfici di contatto (tipo sandwich) con tutti i problemi che ne derivano.
A tale problema sono naturalmente più esposti i connettori a vite in quanto, per loro natura, non possono essere a tenuta ermetica. Il fenomeno viene ben evidenziato nella foto a lato.
La presenza di ossido causa:
Aumento della resistenza di contatto con conseguente aumento dei valori di attenuazione
Forte degrado dell’efficienza di schermatura
Cattivo adattamento di impedenza, particolarmente importante per i segnali digitali
Falsi contatti
La foto a lato mostra il grado di degrado del cavo successivo all’utilizzo di un connettore F ad avvitare
il connettore ad avvitare oltre a non essere impermeabile, non garantisce stabilità al contatto, infatti anche se realizzati a regola d’arte tendono a
Differentemente, alcuni connettori a crimpare, denominati EPA, hanno una conformazione tale da rendere la connessione perfettamente impermeabile secondo le direttive IP 6
Requisiti di un buon connettore:
Un connettore tipo F per cavo coassiale pensato per essere impiegato anche nella diffusione di segnali satellite analogici e digitali dovrebbe soddisfare almeno i seguenti parametri elettrici :
Realizzazione meccanica secondo norma CEI IEC 169-24 | |
Impedenza | 75 Ohm +/- 4% |
Return Loss (IEC 169.1.1) | ≥ 24 dB a 860 MHz ≥ 20 dB a 2000 MHz |
Tensione di prova | 1000 Vac / 1 minuto |
Resistenza di isolamento | ≥ 100 GΩ |
Perdita di inserzione | ≤ O,2 dB a 860 MHz |
Efficienza di schermatura | ≥ 75 dB a 860 MHz |
Frequenza di lavoro | 5 – 2150 MHz |
Vediamo ora quali errori vengono comunemente commessi e quali conseguenze comportano sull’economia dell’impianto d’antenna.
1 – Non esistono connettori universali
– Preparazione del cavo non corretta
Una adeguata cura nella fase di intestazione e spellatura del cavo da intestare (lunghezza della spellatura,corretto posizionamento della treccia,ecc) è indispensabile al fine di evitare banali inconvenienti quali:
Inoltre,un pessimo contatto tra lo schermo del cavo e il corpo del connettore è causa di pericolosi disadattamenti di impedenza con conseguente:
Anche in questo caso il connettore a crimpare garantisce un margine di errore decisamente inferiore garantendo contatti assolutamente perfetti.
Non è raro,invece,trovare cavi in cui la treccia sia stata totalmente stritolata dalla filettatura di connettori a vite male installati o dimensionalmente inadatti!!
2 – Valutazione delle condizioni ambientali
E’ importantissimo utilizzare il connettore più adeguato in funzione delle condizioni ambientali in cui questo dovra’ operare. Un connettore per esterni deve garantire un grado di protezione molto maggiore di un connettore della stessa famiglia utilizzato in un ambiente protetto quale per esempio l’interno di un appartamento.Un connettore utilizzato in presenza di aria salmastra deve essere realizzato utilizzando materiali nobili e poi protetto da un trattamento galvanico che ne preservi le caratteristiche nel tempo.
L’umidità,sempre presente nell’atmosfera anche se in percentuale differente da luogo a luogo , è spesso causa di effetti indesiderati quali:
3 – Come prevenire tutte queste problematiche?
4 – In conclusione, è d’obbligo fare due considerazioni:
Rivalutare il connettore, un componente che seppur così irrilevante nell’economia dell’impianto può generare costi e disservizi tali da vanificare la scelta economica.
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