Ecco un altro piatto tipico della tradizione italiana. Ci sono mille ricette in giro su internet che riguardano la carbonara… ognuno alla fine la fa a modo suo, ma per me è fondamentale seguire le origini… allora mi chiedo, come la fa un vero romano?
Un vero romano non aggiunge la panna o il latte, usa il guanciale e non la pancetta e soprattutto (sbaglio che fanno in molti) non fa cuocere l’uovo. L’uovo deve soltanto sentire il calore della pasta e del guanciale…e poi il pepe…il pepe è fondamentale ce ne deve andare veramente tanto, infatti è proprio il nero del pepe che richiama il colore del carbone (origine del nome del piatto). Ma veniamo al dunque…
Ingredienti:
400 g di spaghetti
200 g di guanciale
4 uova intere e un tuorlo
pecorino romano
abbondante pepe nero macinato al momento
poco olio
Procedimento:
Mettere a bollire l’acqua.
Sbattere le uova in una terrina (la stessa che conterrà la pasta), aggiungere il pecorino, e il pepe continuando a sbattere finchè non diventi cremoso.
Tagliare il guanciale a dadini a cubetti di 1 cm di lato.
Mettere a scaldare in un padella il guanciale nell’olio e lasciarlo soffriggere a fuoco lento per pochi minuti spruzzare con mezzo bicchiere di vino e far evaporatre.
Cuocere la pasta e scolarla (tenendo da parte un pò di acqua di cottura), metterla nella terrina, aggiungere altro pecorino e mescolare velocemente.
Unire il guanciale e il suo fondo di cottura, mescolare ancora, in modo da fare rapprendere e – solo se necessario – aggiungere un po’ dell’acqua di cottura tenuta da parte.
A piacere, aggiungere poi nel piatto ulteriore pecorino grattugiato e pepe.