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La potenza di un condizionatore

La potenza di un condizionatore

La potenza di un condizionatore viene espressa in Btu/h (British thermal unit per hour). Il Btu/h indica la capacità di un apparecchio di cedere o assorbire il calore in un’ora. Questo è il dato fondamentale da valutare al momento dell’acquisto.
Più un condizionatore è potente, più è efficace. Ma ai fini della resa sono importanti anche l’ampiezza dei locali, la superficie finestrata e l’esposizione.
Una macchina sottodimensionata può rivelarsi poco conveniente perché per raggiungere la temperatura desiderata starà continuamente in funzione con la conseguenza di consumi elettrici elevati e di un più rapido deterioramento.
Al contrario una macchina sovradimensionata è incapace di deumidificare l’ambiente perché raggiunge la temperatura impostata troppo velocemente senza eliminare tutta l’umidità, con il risultato di percepire quella sgradevole sensazione di freddo umido sulla pelle che fa spesso incorrere a raffreddori e mal di gola.
Per gli apparecchi monoblocco la potenza refrigerante è compresa in media tra 7.000 e 9.000Btu/h, mentre per i mono split si hanno modelli da 7000 Btu/h in su.
La potenza può essere espressa anche in altre unià, il Watt anzi in KiloWatt e la chilocaloria all’ora detta anche chilofrigoria all’ora

1W = 3,4 Btu/h
1 kcal/h = 4 Btu/h
1 kfrig/h = 4 Btu/h

Calcolo della potenza necessaria
Il calcolo qui descritto è solo un esempio generico, ma indicativo del fabbisogno di “freddo” e di “caldo” dell’ambiente che avete deciso di climatizzare.
Ricordate che ogni camera ha bisogno di un punto di emissione del freddo, proprio come fanno i termosifoni per il caldo.
Inoltre, più ambienti volete climatizzare in uno stesso appartamento più avete bisogno di potenza rinfrescante totale e quindi più alta deve essere la potenza elettrica disponibile al contatore, che generalmente nelle nostre case è di 3kW.

Esempio di calcolo della potenza termica o frigorifera, espressa in W, necessaria per condizionare
una stanza


K x l1 x l2 x h = W

l1 = primo lato della stanza espresso in metri (es. 3,5)
l2 = secondo lato della stanza espresso in metri (es. 5,5)
h = altezza della stanza espresso in metri (es. 2,7)
K = costante

Il fattore K per il freddo è uguale a 25 per il caldo è 35.
Questi sono valori teorici, quindi se avete nell’ambiente un solaio o una parete isolata male, oppure una finestra molto grande, aumentate tale valore di una, due o tre unità.

Il risultato ottenuto, seppure abbastanza verosimile, è da considerarsi solamente indicativo.
È solo l’installatore esperto che, dopo aver fatto un sopralluogo tecnico, può determinare l’effettivo fabbisogno frigorifero o termico di un ambiente e il miglior tipo di impianto da realizzare.

Tratto da “I condizionatori dell’aria: raffrescatori e pompe di calore” – fonte ENEA

Osvaldo

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