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Sistemi di filtraggio LTE: vantaggi e inconvenienti

Sistemi di filtraggio LTE: vantaggi e inconvenienti

I filtri di taglio dei segnali interferenti LTE possono essere realizzati mediante varie tecnologie, ognuna delle quali presenta dei vantaggi e degli inconvenienti.

Tra le tecnologie più utilizzate possiamo citare:
  • Filtri LC: Utilizzando componenti discreti (L, C) si ottengono importanti tagli della banda interferente, provocando però un aumento della perdità di inserzione nella banda dei segnali DTT. Anche se questi filtri per il loro prezzo sono una delle prime scelte, l’aumento delle perdite di inserzione sui segnali DTT ci costringe ad una nuova regolazione del guadagno della distribuzione per compensare le citate perdite.

  • Risuonatori ceramici: I filtri risonatori ceramici possono risolvere in parte i problemi di perdita di inserzione dei filtri LC. Però, la scelta dei risonatori di qualità diviene cruciale per evitare la deriva del filtro all’aumentare della temperatura, provocando considerevoli variazioni al taglio e perdita di inserzione sui canali DTT vicini a quelli LTE (canali 59 e 60).

    • Filtri SAW: Il filtraggio mediante onde di superficie (SAW) permette di ottenere tagli molto grandi in intervalli di frequenza piccoli. Genera, però, elevate perdite di inserzione costringendo la sua combinazione con un amplificatore aggiuntivo che rende difficile la sua realizzazione e ne pregiudica il prezzo.
    • Filtri a cavità: I filtri a cavità sono costituiti da elementi sintonizzabili che consistono in linee di trasmissione accoppiate e alloggiate in cavità risonanti di metallo. Si ottengono ottime specifiche di taglio (25-30 dB o maggiori), mantenendo minime perdite di inserzione (< 1 dB nella banda di frequenze DTT e 2 dB tipo nei canali alti 59, 60), grazie all’elevato Q (fattore di qualità) deglielementi sintonizzabili.Normalmente, con questi filtri si ottengono queste caratteristiche di taglio e di perdita di inserzione, però sono molto voluminosi e molto pesanti; ed è per questo motivo che anche se in determinati documenti vengono citati come possibili soluzioni (LTE Filter Study Summary, Modulo Tecnico del DVB), non è stato mai considerato il loro utilizzo in soluzioni MATV, se non esclusivamente per soluzioni professionali o per centrali di installazioni molto estese. Questo anche perchè ogni elemento sintonizzabile va alloggiato in una cavità differente e si necessita di un determinato numero di cavità per ottenere i valori di attenuazione e le caratteristiche del taglio, con la difficoltà che la banda di guardia tra DTT e LTE è di solo 1 MHz.Filtri a Microcavità: Quello che ha ottenuto Televés con il suo filtro a cavità (brevettato in europa) è di implementare la tecnologia in un volumen estremamente ridotto (10×5 cm) e con un peso inferiore ai 250 grammi, che lo rendono idoneo sia per l’uso in ambiente interno che in esterno. Per ottenere questo, Televés utilizza quello che viene denominato microcavità, all’interno delle quali si alloggiano gli elementi risonanti con un elevato fattore di qualità. Gli elementi risonanti sono separati da una distanza pari alla lunghezza d’onda di lavoro divisa per 4 e sono stati progettati per conferire le loro caratteristiche di taglio e perdita di inserzione ad un prodotto da implementare in scala industriale in grandi volumi.Il filtro a microcavità presenta inoltre un eccellente comportamento ad elevate temperature e contro le vi-brazioni, motivi per il quale lo rendono il componente ideale per il filtraggio dei segnali interferenti LTE, salvaguardando la ricezione del DTT, può essere utilizzato sia in forma preventiva che come elemento di attenuazione.

Fonte TELEVES

Per info: Osvaldo Bizzarri
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Osvaldo

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