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Il cavo coassiale

Il cavo coassiale

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Il cavo coassiale costituisce la linea di trasmissione attraverso la quale un segnale, captato dall’antenna ricevente, viene trasportato fino all’apparecchio televisivo

Il cavo coassiale costituisce la linea di trasmissione attraverso la quale un segnale, captato dall’antenna ricevente, viene trasportato fino all’apparecchio televisivo. E’ un elemento passivo in quanto il segnale che lo attraversa subisce una attenuazione, più o meno accentuata, a seconda: della frequenza di lavoro, della lunghezza della tratta e delle dimensioni fisiche. Le tecnologie di produzione e le materie prime impiegate vengono selezionate allo scopo di ridurre quanto più possibile questa perdita di segnale, cercando nel contempo di ottimizzare le caratteristiche meccaniche e di garantire la costanza nel tempo dei parametri elettrici.

Affinchè un impianto operi nelle migliori condizioni con continuità occorre che il cavo:

  • abbia un’attenuazione contenuta;
  • protegga in maniera efficace il segnale trasportato dalle interferenze esterne:
  • resista alle sollecitazioni meccaniche cui è sottoposto, soprattutto in fase di installazione;
  • sia il più possibile insensibile agli agenti atmosferici;
  • mantenga le proprie caratteristiche nel tempo, riducendo al minimo il degrado dei suoi componenti.
Il cavo coassiale è composto da 4 componenti principali:

1 – IL CONDUTTORE INTERNO

Il conduttore interno ha lo scopo di trasportare il segnale d’antenna sino al televisore.

La sezione del conduttore interno, o meglio la sua superficie è responsabile di oltre 80% del livello di attenuazione di un cavo coassiale. La radiofrequenza, infatti, scorre sullo strato superficiale del filo, per il cosidetto effetto pelle.

Maggiore è la sezione del filo, maggiore risulta la superficie e minore sarà l’attenuazione.
Oggi il conduttore interno è realizzato con filo di rame nudo, ovvero rame elettrolitico con purezza maggiore del 99,9%.

Poiché l’isolamento è realizzato con la tecnologia skin-foam-skin (pellicola-espanso-pellicola) la superficie esterna del conduttore è preservata da un sottilissimo strato di polietilene naturale, pertanto il conduttore interno di rame nudo è garantito dal fenomeno di ossidazione, che precedentemente era prerogativa dei conduttori di rame stagnato o addirittura argentato.

Per garantire la qualità dei suoi cavi la CAVEL – Italiana Conduttori realizza con un suo impianto di trafilatura il conduttore interno.

2 – IL DIELETTRICO GAS INJECTED SKIN-FOAM-SKIN

Il dielettrico è lo strato di materiale posto intorno al conduttore interno; serve:

  • a mantenere esattamente concentrico il conduttore rispetto allo schermo
  • a proteggere il conduttore dagli agenti atmosferici.

In precedenza l’espansione del dielettrico era ottenuta tramite additivi chimici.

Oggi la tecnologia produttiva usa il sistema gas injected, che prevede l’espansione del dielettrico tramite l’iniezione fisica di gas azoto nel polietilene. Inoltre è realizzato con la tecnologia detta skin-foam-skin (pellicola-espanso-pellicola), dove: il primo skin isola il conduttore interno, la sezione espansa consente al segnale elettromagnetico di propagarsi ad alta velocità, il secondo skin sigilla ulteriormente l’isolamento.

Con questo tipo di espansione, infatti, otteniamo le caratteristiche meccaniche, elettriche e di invecchiamento migliori.

La prova di invecchiamento effettuata secondo le norme IEC 68-2-3 (21 giorni a 40 °C e umidità relativa del 93%) evidenzia come un cavo con dielettrico espanso chimicamente, aumenti mediamente le perdite oltre il 68%, mentre un cavo con dielettrico espanso a gas mantenga le perdite entro il 5%.

Le variazioni di attenuazione sono misurate a 1750 MHZ.

 

3 – IL CONDUTTORE ESTERNO O SCHERMO

Lo schermo ha la funzione di preservare da interferenze esterne il segnale d’antenna che scorre sul conduttore interno, così come di evitare l’irradiazione di segnali elettromagnetici verso l’esterno.

La grande quantità di segnali elettromagnetici che oggi affollano l’etere, rende indispensabile l’uso di cavi provvisti di uno schermo che garantisca un’alta immunità alle interferenze, ovvero una efficienza di schermatura di almeno 75 dB

Un livello di schermatura di questo valore si ottiene soltanto con un doppio schermo, costituito prima da un nastro metallico e poi da una treccia di fili di rame.

Lo schermo dei cavi da discesa è generalmente eseguito con un nastro di alluminio e da fili di rame stagnato.

L’uso di nastro di rame con fili di rame nudo è invece più tipicamente realizzato per i cavi da distribuzione, il più delle volte posati esternamente, interrati o comunque in ambienti più ostili delle pose interne.

Per la posa dei cavi in località particolarmente inquinate da forti segnali interferenti, è disponibile una gamma di cavi coassiali che garantisce una efficienza di schermatura maggiore di 90 dB.

Questo risultato è ottenuto ancora con un nastro metallico ma da una treccia di fili con copertura ottica più elevata, ovvero formata da un maggior numero di fili nella treccia.

Si suggerisce l’uso dei cavi della Serie DG, per tutte le applicazioni di trasmissione digitale, particolarmente sensibile e disturbata dalle interferenze elettromagnetiche.

4 – LA GUAINA

La guaina protegge il cavo coassiale dall’ambiente esterno.

Il compound termoplastico più utilizzato per realizzare la guaina protettiva di un cavo coassiale è il PVC (polivinilcloruro), ciò per la sua flessibilità, durata e costo contenuto.

Questo materiale corrisponde alle norme applicative per la posa interna anche se, nella pratica, la qualità dei PVC oggigiorno utilizzati, siano essi bianchi o neri, è tale da renderli resistenti ai raggi UV e pertanto utilizzabili anche per posa esterna.

Buona norma è invece utilizzare cavi con guaina in PE nero (che contiene carbon black per resistere maggiormente ai raggi UV) per la posa esterna che, inoltre, ha un miglior grado di impermeabilità rispetto al PVC.

I cavi adatti alla posa interrata sono inoltre provvisti di una vera e propria tamponatura di petrol jelly, interposta tra lo schermo e la guaina di polietilene nero. Se ne suggerisce l’uso anche in tutti i casi di posa in ambiente con alto tasso di umidità.

In tutti i casi in cui c’è pericolo di incendio il PVC non va utilizzato, sebbene sia un materiale autoestinguente, perché emette gas corrosivi e tossici, pericolosi per inalazione.
Allo stesso modo non va utilizzato il PE in quanto brucia facilmente.

(Fonte CAVEL)
Osvaldo Bizzarri
Installazione antenn
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Osvaldo

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