Uno dei componenti dell’impianto al quale spesso viene data troppa poca importanza è il connettore “F”, da molti considerato un elemento trascurabile ai fini di una buona ricezione dei segnali televisivi.
In realtà una connessione “povera” o comunque non eseguita nei dovuti modi, può essere la causa di gravi disturbi sulla rete distributiva, tanto da comprometterne la funzionalità.
Qui di seguito si cercherà di fare maggiore chiarezza in merito, cercando di illustrare brevemente quali potrebbero essere i parametri elettrici che identificano un buon connettore F nonché pregi e difetti delle due principali famiglie di prodotto reperibili in commercio.
Requisiti di un buon connettore:
Un connettore tipo F per cavo coassiale pensato per essere impiegato anche nella diffusione di segnali satellite analogici e digitali dovrebbe soddisfare almeno i seguenti parametri elettrici :
Realizzazione meccanica secondo norma CEI IEC 169-24 | |
Impedenza | 75 Ohm +/- 4% |
Return Loss (IEC 169.1.1) | ≥ 24 dB a 860 MHz ≥ 20 dB a 2000 MHz |
Tensione di prova | 1000 Vac / 1 minuto |
Resistenza di isolamento | ≥ 100 GΩ |
Perdita di inserzione | ≤ O,2 dB a 860 MHz |
Efficienza di schermatura | ≥ 75 dB a 860 MHz |
Frequenza di lavoro | 5 – 2150 MHz |
Vediamo ora quali errori vengono comunemente commessi e quali conseguenze comportano sull’economia dell’impianto d’antenna.
1 – Non esistono connettori universali
E’ necessario utilizzare un connettore dimensionalmente appropriato per ogni tipo di cavo.
E’ invece comune la tendenza, specialmente con connettori a vite, ad adattare un solo connettore a diversi diametri di cavo(dai 5,0mm sino ai 6,8mm)ricorrendo ai più disparati espedienti.
Questo, ovviamente, a scapito delle caratteristiche meccaniche ed elettriche del cavo che in alcuni casi viene letteralmente deformato. Utilizzando i connettori a crimpare è impossibile adattare lo stesso connettore a cavi aventi un diametro differente da quello per il quale il connettore è stato realizzato.
Preparazione del cavo non corretta
Una adeguata cura nella fase di intestazione e spellatura del cavo da intestare (lunghezza della spellatura,corretto posizionamento della treccia,ecc) è indispensabile al fine di evitare banali inconvenienti quali:
Inoltre,un pessimo contatto tra lo schermo del cavo e il corpo del connettore è causa di pericolosi disadattamenti di impedenza con conseguente:
Anche in questo caso il connettore a crimpare garantisce un margine di errore decisamente inferiore garantendo contatti assolutamente perfetti.
Non è raro,invece,trovare cavi in cui la treccia sia stata totalmente stritolata dalla filettatura di connettori a vite male installati o dimensionalmente inadatti!!
2 – Valutazione delle condizioni ambientali
E’ importantissimo utilizzare il connettore più adeguato in funzione delle condizioni ambientali in cui questo dovra’ operare. Un connettore per esterni deve garantire un grado di protezione molto maggiore di un connettore della stessa famiglia utilizzato in un ambiente protetto quale per esempio l’interno di un appartamento.Un connettore utilizzato in presenza di aria salmastra deve essere realizzato utilizzando materiali nobili e poi protetto da un trattamento galvanico che ne preservi le caratteristiche nel tempo.
L’umidità,sempre presente nell’atmosfera anche se in percentuale differente da luogo a luogo , è spesso causa di effetti indesiderati quali:
3 – Come prevenire tutte queste problematiche?
4 – In conclusione, è d’obbligo fare due considerazioni:
Rivalutare il connettore, un componente che seppur così irrilevante nell’economia dell’impianto può generare costi e disservizi tali da vanificare la scelta economica.
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