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Satellitare

Impianti centralizzati TELEVES a ROMA

Impianti centralizzati a Roma

Televes-Bizzarri-impiantiLa realizzazione di un impianto centralizzato è sempre per noi motivo di orgoglio, per questo la realizzazione viene eseguita con la massima cura e professionalità, cercando di utilizzare ciò che di meglio offre il mercato, prestando attenzione anche ai costi.

Ecco un esempio di lavoro da noi realizzato utilizzando componenti di alta qualità della TELEVES.televes-logo-300x168

Impianto realizzato in uno stabile nei pressi di piazza Ungheria a Roma, per ricezione Digitale Terrestre e Satellitare.

Il parco antenne è composto da: un’antenna di banda UHF ed un’antenna di banda VHF e riceve i segnali dal ripetitore di Monte Mario.

Come antenna di IV e V banda la nostra scelta e caduta sulla TELEVES 1495 DAT HD con sistema BOSS-TECH tecnologia esclusiva TELEVES che equalizza i segnali ricevuti in tempo reale. Per la ricezione della banda  III VHF abbiamo invece optato per la TELEVES 1065 adatta a ricevere il MUX 1 della RAI.

Digitale terrestre per alberghi hotel e residence

Eccoci finalmente giunti al fatidico 16 Novembre tra pochisimi giorni si passerà al DTT su tutto il Lazio, forse qualcuno si è chiesto cosa succederà negli alberghi o magari negli hotel, be hanno poche alternative o cambiare tutti i televisori oppure adattare l’impianto con nuove tecnologie come i moduli di transmodulazione COFDM PAL con questo sistema si trasformano i canali Digitali Terrestri in normali canali PAL per poi canalizzarli e ritrasmetterli attraverso la rete di antenna esistente.

Eseguiamo lavori di ristrutturazioni distribuzione televisiva per hotel, centrali COFDM/PAL

televes

per maggiori informazioni: Osvaldo Bizzarri tel 3358117997

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IL DIGITALE TERRESTRE NEGLI HOTEL SENZA RISTRUTTURAZIONE

Adeguamento degli impianti per la ricezione della TV digitale Terrestre nelle Strutture Alberghiere con le centrali di testa Auriga

Con l’avvento della nuova tecnologia Digitale Terrestre è necessario distribuire i segnali con modulazione DTT in impianti di medio/grandi dimensioni senza avere la necessità di avere un decoder per la visione di tali programmi (Hotel, Villaggi Turistici, Strutture Pubbliche).

Analogamente è necessario distribuire nelle stesse strutture i segnali della TV via satellite di lingua straniera.

Per questo la nuova centrale A207 è in grado di integrare in un unico mobile tutto l’hardware necessario alla distribuzione di 8 canali (da sat, terrestre o sorgenti A/V) e convertire i segnali Digitali in segnali PAL VHF o UHF rendendoli visibili su tutti i comuni televisori.

Il sistema è modulare e versatile e consente di installare più centrali in cascata fino a ottenere il numero di canali desiderato

Con la centrale modulare Cofdm/Pal Serie A207, nessun decoder nelle stanze e nessun intervento di ristrutturazione per ricevere subito il Digitale Terrestre.
La centrale Serie A207 riceve il segnale digitale terrestre (Cofdm) dall’antenna TV e lo elabora e transcodifica in modo da renderlo adatto all’impianto esistente come se fosse un normale canale analogico (Pal).

Come funziona un LNB SCR unicable

SCR_unicableUn LNB Unicable riceve i segnali satellite come un classico LNB universale. Le 4 bande (VH, HH, VL, HL), vengono ricevute attraverso lo stesso circuito di amplificazione a basso rumore. I segnali di ciascuna banda sono poi convertiti in banda-L con i 2 oscillatori locali per le bande alta e bassa. A questo punto i segnali vengono inviati attraverso una matrice ai chip SCR. Il processore SCR prende il canale richiesto da uno dei decoder collegati e attraverso il microcontrollore UniCable, effettua una seconda conversione su una delle frequenze IF prestabilite, ciascuna con il proprio filtro e il proprio guadagno sul singolo cavo. Un LNB Unicable altro non è che un mini router di canale che assegna a ciascun utente una frequenza IF fissa e tutti i canali ricevibili vengono convertiti su quella frequenza. Per questo è possibile avere più utenti indipendenti su un solo cavo.

Output IF Channel 1 (SCR0) 1210 MHz
Output IF Channel 2 (SCR1) 1420 MHz
Output IF Channel 3 (SCR2) 1680 MHz
Output IF Channel 4 (SCR3) 2040 MHz

Disciplina per l’installazione di antenne di ricezione televisiva terrestre e di parabole satellitari.

ESTRATTO DAL VERBALE DELLE DELIBERAZIONI DEL CONSIGLIO COMUNALE

riguarda l’installazione di antenne centralizzate e le pene per la mancata rimozione delle antenne abbandonate o non funzionanti.

Antenna Satellitare -Prime focus-

‘antenna prime-focus è una antenna parabolica a riflessione ricavata sezionando una sfera con un piano perpendicolare all’asse dello stesso.

Il fuoco si trova in asse con l’antenna e pertanto al centro di essa. L’LNB (low noise booster) per captare i segnali provenienti dal satellite è montato pertanto in corrispondenza del centro del disco. Commercialmente le antenne prime focus sono generalmente di diametro maggiore delle antenne offset.

Per la superficie maggiore, l’antenna prime-focus è meno sensibile a piccole irregolarità della superficie, anche se, a causa dell’angolo di apertura più piccolo, necessita di un puntamento e di un’istallazione più accurato rispetto a alle più comuni antenne offset.

Tuttavia, a causa della posizione di montaggio più orizzontale, rispetto alle antenne offset la pioggia o neve si possono raccogliere facilmente sul disco dell’antenna condizionando negativamente la ricezione dei segnali prevenienti dal satellite.

Inoltre l’LNB e i bracci di sostegno di questo coprono con la loro ombra parte del segnale che giunge dal satellite che non colpisce pertanto la superficie del riflettore.

primefocus

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Antenna Sat “tipo” Offset

 

Un’antenna satellitare di tipo offset è un particolare tipo di antenna per la ricezione di segnali provenienti da satelliti geostazionari, e sono molto diffuse per la ricezione della televisione via satellite.

Antenna centralizzata -una proprietà comune-

Se il condominio è dotato di antenna fin dalla sua nascita, essa è, ai sensi dell’art. 1117 c.c., un impianto comune.

La prima cosa che bisogna chiarire è che l’installazione di un’antenna ad uso esclusivo di un solo condomino non lo esime dal partecipare alle spese per la manutenzione dell’antenna comune. Infatti, in base a quanto stabilito dall’articolo 1118 II comma c.c. “Il condomino non può, rinunziando al diritto sulle cose anzidette (leggi le cose comuni n.d.A.) , sottrarsi al contributo nelle spese per la loro conservazione”. In sostanza senza una delibera presa all’unanimità, che stabilisca diversamente, dovrà continuare a pagare per un bene dal quale non trae alcuna utilità.

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I connettori, cerchiamo di non sottovalutarli.

Uno dei componenti dell’impianto al quale spesso viene data troppa poca importanza è il connettore “F”, da molti considerato un elemento trascurabile ai fini di una buona ricezione dei segnali televisivi.
In realtà una connessione “povera” o comunque non eseguita nei dovuti modi, può essere la causa di gravi disturbi sulla rete distributiva, tanto da comprometterne la funzionalità.
Qui di seguito si cercherà di fare maggiore chiarezza in merito, cercando di illustrare brevemente quali potrebbero essere i parametri elettrici che identificano un buon connettore F nonché pregi e difetti delle due principali famiglie di prodotto reperibili in commercio.

Impianti di antenna centralizzati

La realizzazione di un perfetto impianto centralizzato è un lavoro che necessita di molta cura. E’ assolutamente sconsigliato progettare impianti con materiali economici, in quanto il risparmio tra un lavoro scadente ed uno di qualità non si giustifica. Noi da sempre pensiamo che la nostra più grande risorsa pubblicitaria siano i nostri lavori.
Nei nostri impianti centralizzati utilizziamo sempre ed esclusivamente materiale tecnologicamente molto avanzato, antenne  e centrali di gamma alta, tutto sempre delle migliori marche, per offrire ai nostri clienti un lavoro di altissima qualità.

PROGETTAZIONE

Per definire il materiale da utilizzare è necessario prendere visione dell’impianto, conoscere il numero dei piani e quanti appartamenti sono presenti per ogni piano, stabilire quante prese utenza sono necessarie. A questo punto è possibile calcolando le varie attenuazioni di distrbuzione e le attenuazioni ai piani, calcolare la potenza del segnale in uscita dalla centrale di testa e quindi il modello da utilizzare, tutto questo ci permetterà di ottenere sulle dorsali un livello di segnale sufficente per una corretta distribuzione dei segnali poi presenti sulle prese, ricordando sempre, che il livello di segnale ideale e’ compreso tra 57dbm e 67 dbm, misurato sulla presa di antenna.

SCELTA DEL PARCO ANTENNE

Scegliere il cosidetto “parco antenne” non e’ una cosa molto semplice. Il fatto di Installare un impianto collettivo deve far optare per antenne di elevata qualità e non sempre gli installatori seguono questa semplice regola. Basta alzare gli occhi per notare che quasi tutte le antenne sono realizzate in maniera piuttosto superficiale e se guardiamo meglio e con occhi più esperti notiamo anche che molte delle regole di una corretta installazione non sono quasi mai rispettate, sarà forse per questo che molte persone diffidano di un impianto centralizzato e preferiscono un impianto singolo.
L’impianto centralizzato se correttamente realizzato, funziona sicuramente meglio di un impianto singolo.
Molto spesso ci imbattiamo in realizzazioni assolutamente inadeguate, un esempio visto molto frequentemente è l’uso eccessivo di antenne a pannello.  Le antenne vanno utilizzate secondo le necessità. a pannello quando i segnali provengono da più direzioni nell’arco di circa 120°. Si usano invece antenne direttive, quando i segnali provengono da un solo punto.
Potendo quindi disporre di un badget di spesa più alto, si dovrà cercare di massimizzare il segnale ricevuto utilizzando antenne di caratteristiche idonee e di miglior qualità possibile.

SCELTA DELLA CENTRALE

Esistono più tipi di centrali di testa e di distribuzione

  • Banda larga Multi ingresso: ha tipicamente un CNR più basso, ha una possibilità molto limitata di equalizzazione, cui si può far fronte con dei pre-equalizzatori a blocchi di canale e/o dimensionando la distribuzione di un numero limitato di segnali tra quelli distribuiti. Può essere critico sull’intermodulazione. I sui maggiori pregi: la semplicità è il costo decisamente molto competitivo;
  • Canalizzato con amplificatore di lancio: è il classico “filtro attivo”. Fornisce buone possibilità di equalizzazione mentre il CNR risulta abbastanza scadente e ciò lo rende critico in presenza di segnali deboli. A questo si può rimediare con opportuni preamplificatori. Nell’amplificatore di lancio può essere critica l’intermodulazione, dato che il livello dei segnali non è controllato nel tempo;
  • Canalizzato di potenza: rispetto al “filtro attivo” ha il vantaggio di non necessitare dell’amplificatore di lancio e, in genere, di permettere un livello più elevato d’uscita dalla testata;
  • Canalizzato col CAG: è la soluzione in assoluto migliore dato che è l’unica a garantire nel tempo il controllo del livello d’uscita (e quindi il livello alle prese). Soluzione di prestigio, il suo costo decisamente elevato la rende utilizzabile con profitto negli impianti di grandi dimensioni.
  • Indispensabile quando si devono pilotare dispositivi a livello d’ingresso critico (ad esempio: sistemi di distribuzione in Fibra Ottica);
  • Multiswitch: utilizzato negli impianti SMATV, porta alla presa utente un segnale parzialmente preselezionato. Dato che il controllo del segnale alle singole prese deve essere totale, con la tecnologia “multiswitch” è indispensabile l’adozione di una rete a stella.

LA RETE DI DISTRIBUZIONE
La rete di distribuzione ha la funzione di portare alle prese utente il pacchetto di segnali elaborati dalla estata di distribuzione.
Le prese saranno distribuite lungo la rete a distanza variabile; i percorsi saranno quindi più o meno lunghi.

Compito della rete è di:

  • Bilanciare le attenuazioni dei segnali in modo che essi siano tutti all’interno dell’intervallo di valori stabilito dalle norme;
  • Schermare adeguatamente il segnale da possibili interferenze esterne (segnali RF in aria, rumore generato da motori elettrici a spazzola…);
  • Garantire una adeguata separazione tra le prese: un eventuale segnale che entri attraverso una presa deve essere adeguatamente ostacolato dal raggiungere le altre prese.

Utilizzando i consigli sopraesposti si otterrà sempre un lavoro eccellente, ma poi, alla fine, quello che conta e’ solo una questione di esperienza e come dice un nostro illustre collega l’esperienza non si compra nei negozi.

Il derivatore induttivo

 Il derivatore viene impiegato negli impianti singoli o centralizzati il suo scopo è quello di derivare la linea dorsale di discesa, per prelevare le prese di utenza senza interrompere la discesa verso altre derivazioni.

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